La Dieta a Zona mira alla salute psicofisica di tutto l’organismo.
Questo obiettivo infatti è perseguito dalla Dieta a Zona cercando di tenere sotto controllo il livello ormonale che condiziona le caratteristiche fisiche di ogni persona.
A loro volta il livello di ormoni, in particolare dell’insulina, del glucagone e dei super ormoni eicosanoidi è condizionato dal cibo ingerito durante la giornata; ecco alcuni esempi relativi a questo tipo di dieta.
La Dieta a Zona dunque ha lo scopo di considerare la salute del corpo e della mente in base a quello che mangiamo.
Questa è una delle importanti innovazioni del pensiero di base della Dieta a Zona, il fatto che sia il cibo stesso a contribuire a migliorare le nostre funzioni vitali.
Individuare il giusto equilibrio tra i vari macroalimenti: carboidrati, proteine e lipidi è il principale passo per realizzare i dettami della Dieta a Zona.
La percentuale di carboidrati ad ogni pasto deve attenersi al 40%, quella delle proteini al 30% e quella dei grassi al 30%.
Qui di seguito è riportato un esempio di menu fondamentale per attenersi alle indicazioni studiate tramite la delineazione della Dieta a Zona:
– considerata la massa corporea del soggetto e la sua attività fisica giornaliera, le proteine dovrebbero essere presenti in forma di carne, pesce etc.;
– frutta fresca in porzione abbondante;
– verdura di stagione e fresca in porzione abbondante;
– bevande come acqua, the, succhi di frutta fresca;
– condimento con olio di oliva extra vergine;
Ogni giorno in genere occorre mangiare 11 blocchi, considerando che per 1 blocco si intende l’unità di misura della Dieta a Zona che prevede sempre la suddivisione 40 -30 -30.
Ora per ogni chilo di massamagra del corpo occorrerebbe consumare 1 o 2 grammi di proteine al giorno.
Se si considerano gli 11 blocchi, ogni giorno il corpo dovrebbe assumere circa 77 grammi di proteine, considerando che 1 blocco di proteine equivale a 7 grammi di proteine, 1 blocco di carboidrati equivale a 9 grammi di carboidrati e 1 blocco di grassi ne equivale a 3 grammi.
Quindi il menu fondamentale della Dieta a Zona deve rispettare la combinazione di tali valori, per il resto la Dieta a Zona in linea generale non esclude alcun alimento.
E’ ovvio che facciano eccezione quelle pietanze particolarmente grasse o che andrebbero ad appesantire il lavoro del metabolismo, come i fritti, gli zuccheri elaborati oppure le bevande gassate, i liquori, etc.
Questa dieta dunque funziona sul breve periodo in maniera davvero evidente, la perdita di peso si riscontra già nelle prime due settimane, causata dal basso apporto calorico.
Se a questa si aggiunge anche l’attività fisica, tale regime alimentare può essere un ottimo metodo per mettersi in forma. Poi la dieta di mantenimento diventa però altrettanto importante.
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