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Nonostante sia lo sport più praticato in tutti i cortili e giardinetti del Belpaese, introdurre i bambini al calcio non è sempre consigliato, specialmente per i più piccolini; ecco gli sport migliori per i bambini di 4 anni.
I bambini e il calcio: pro e contro
Giocare a calcio è certo un’attività che favorisce la socializzazione, creando un oggetto di condivisione tra i bambini, sia che si tratti del gioco in sé, sia che ci si riferisca invece a tutti i suoi correlati: scambio di figurine, dibattiti sui giocatori, commenti alle partite, emulazioni dei grandi campioni e così via.
Come tutti i giochi di squadra, inoltre, aiuta a creare il concetto di “gruppo” e a mettere da parte il proprio ego in favore di un obiettivo comune: il bene della squadra. Questo fattore, e il derivante sviluppo dei uno “spirito di cameratismo”, può rivelarsi molto importante specialmente per i figli unici, non sempre abituati all’idea d condividere e concentrati su sé stessi.
A livello fisico è una disciplina che contribuisce a sviluppare le capacità percettive del bambino, i riflessi, la coordinazione, aumenta la resistenza e la forza muscolare.
Tuttavia, non può rientrare nella categoria degli sport “completi” (come, ad esempio, il nuoto), dato che tende a sviluppare maggiormente la muscolatura delle gambe e non garantisce per questo uno sviluppo armonioso ed equilibrato dell’apparato locomotore.
Inoltre il rischio di traumi muscolari o scheletrici è alto, data l’intensità del contatto fisico: contusioni e distorsioni sono all’ordine del giorno.
A causa di questi “contro” è sconsigliato iniziare il proprio bambino a questo sport troppo presto: meglio aspettare i 6-7 anni. Prima di quest’età infatti non si possiedono le giuste abilità coordinative e neuromuscolari per poter affrontare un allenamento.
Il calcio dei piccolissimi
Se il bambino però non riesce proprio a separarsi dal pallone è possibile prendere in considerazione l’idea del “minicalcio”. Si tratta di un’attività propedeutica al vero e proprio gioco del calcio, che consiste in esercizi di ginnastica e preparazione, con e senza pallone, presentati come momento ludico, non competitivo. Si svolge in un campo ridotto, con porte più piccole e senza ruoli definiti, impossibili da gestire per dei bambini così piccoli.
Inoltre, è bene affiancare agli allenamenti di calcio, a qualsiasi età, un’attività di ginnastica che permetta lo sviluppo muscolare anche degli arti superiori e del busto, di modo da evitare una crescita disequilibrata o sproporzionata.
Per quanto la passione dei bambini per il calcio sia sincera e intensa, attenzione a non accelerare i tempi: la troppa fretta potrebbe portare a traumi e problemi fisici persistenti anche nel lungo periodo.
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